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19. MAI 2023
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SESSUALITÀ

Coming out: rivelare la propria preferenza sessuale

Coming out: rivelare la propria preferenza sessuale
Ti sembra giunto il momento di fare coming out? Qui trovi dei consigli per prepararti a questo passo e su chi ti può aiutare. Ma ricorda una cosa importante: decidere cosa dire, a chi e quando spetta solo a te.

Visto che l’85-90 per cento delle persone è eterosessuale, l’eterosessualità è considerata la preferenza sessuale «normale». Quando ci si rende conto di essere diversi, è quindi comprensibile che si facciano strada incertezze e paure.

Facendo coming out dichiari a chi ti è caro che sei omosessuale, bisessuale o transessuale. Dirlo alla tua famiglia e alle tue amiche e ai tuoi amici può essere molto liberatorio. Per fare questo passo, però, ci vuole coraggio. Tutti quelli che l’hanno fatto dicono che non è stato facile, ma che ne è valsa la pena!

Il coming out interiore

C’è chi se ne rende conto già durante l’infanzia, chi capisce più tardi di essere diverso dagli altri. Prenditi tutto il tempo necessario per capire. Puoi usare diverse parole per definirti, per esempio trans o bisessuale e vedere che effetto ti fa. Non devi dimostrare niente a nessuno. L’importante è che tu capisca che non c’è nulla di sbagliato nella tua preferenza sessuale o nella tua identità di genere: è semplicemente una parte di te.

Il coming out esteriore

Coming out significa rivelare apertamente la propria preferenza sessuale. Non hai più bisogno di inventarti delle scuse, puoi incontrare le persone simili a te molto più spontaneamente. È molto liberatorio.

«Ci vuole coraggio per fare coming out, ma ne vale la pena. Lo dice chi ha osato fare questo passo.»

Forse le tue amiche, i tuoi amici, le tue amiche e i tuoi genitori hanno bisogno di un po’ di tempo per abituarsi alla nuova situazione. È normalissimo. Gli amici o le amiche del tuo stesso sesso potrebbero pensare che provi attrazione per loro e questo potrebbe spaventarli/spaventarle. Di conseguenza, quando fai coming out cerca, nel limite del possibile, di chiarire subito tutti i malintesi.

Potresti provare a dire che sei LGBT alle persone di cui ti fidi. Forse, se ti conoscono davvero bene, potrebbero non essere poi così stupite, perché a volte i nostri comportamenti possono far capire chi siamo veramente. Così facendo hai modo di sperimentare la reazione degli altri, il che può darti maggiore sicurezza. Spetta a te decidere quando, come e a chi dirlo.

Come preparare il tuo coming out

Decidere quando fare coming out spetta solo a te. Fallo quando ti senti pronto/pronta. Raccogli informazioni sulle preferenze sessuali e sulle identità di genere. Essere gay, lesbica, bisessuale, transessuale o transgender non è né una malattia, né una perversione, né giusto o sbagliato, è una preferenza e basta. Nessuno può essere costretto o educato ad avere una determinata preferenza sessuale o identità di genere e nessuno può essere «rieducato».

Il coming out per i trans

Fare coming out se sei transessuale o transgender permette agli altri di vederti come sei: una ragazza nel corpo di un ragazzo, un ragazzo nel corpo di una ragazza o una persona che ha qualcosa di entrambi i sessi. Solo tu decidi a quale sesso ti senti di appartenere. Spesso lo si sa sin dall’infanzia.

Analogamente a tutti gli altri coming out, spetta a te decidere quando è il momento giusto per farlo e a chi vuoi confidarti. Se hai dubbi e incertezze, sul sito Imbarco immediato trovi molte informazioni e guide come, per esempio, altrimenti puoi leggere il libro «Evviva la neve» di Delia Vaccarello. Parlare con altre persone transessuali ti dà forza e coraggio.

Per il coming out a scuola o sul posto di lavoro, è meglio far capo a un servizio di consulenza specializzato o a uno psicoterapeuta che possa aiutarti nel percorso di riconoscimento, accettazione e comunicazione della tua preferenza sessuale.

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