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21 NOVEMBRE 2025
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VIOLENZA

Cos'è la violenza e come puoi proteggertene

Cos'è la violenza e come puoi proteggertene
La violenza è un fenomeno molto diffuso e si manifesta in varie forme. Esiste la violenza fisica, psicologica e sessuale. La violenza è sempre una forma di invasione dei confini personali. Lascia segni, visibili o invisibili, e non è mai giustificabile. Scopri come riconoscere la violenza, come proteggertene e dove trovare consigli e sostegno. Ricorda: ogni persona ha diritto a una vita senza violenza.

Arianna (18): «Una sera ho bevuto troppo. Un amico ha fatto sesso con me. Ero troppo ubriaca per dire chiaramente di no». Noah (15): «I miei genitori mi ripetono continuamente che non sono capace di fare nulla e che si pentono di avermi messo al mondo». Lisa (16): «La mia migliore amica vuole che io faccia alcune attività solo con lei. Se le faccio con altri, non mi parla per giorni». Luca (13): «Quando mio padre è arrabbiato con me, mi tira i capelli. È già capitato che cadessi e mi facessi male.» Questi esempi, tratti dalle domande giunte alla consulenza 147, mostrano di quante forme possa essere la violenza e che non sempre è facilmente riconoscibile.

Cos'è la violenza? ⚡️

Si definiscono atti di violenza tutte le azioni che provocano danni a persone, a oggetti o all' ambiente. La violenza può assumere molte facce:

  • La violenza può essere fisica (corporea) o psichica (mentale).
  • La violenza può essere diretta contro esseri viventi (persone, animali, piante) o cose (danneggiamento, furto).
  • La violenza può essere esercitata contro altri o contro se stessi.
  • La violenza può verificarsi nel mondo reale o online.
  • La violenza può provenire da estranei, ma anche da persone vicine e familiari.
  • Esiste anche la violenza strutturale. Questa è perpetrata dallo Stato o da altre istituzioni quando escludono o discriminano determinate persone, ad esempio a in base alla loro origine (razzismo) o al loro sesso (sessismo). 

La violenza può manifestarsi gradualmente e intensificarsi nel tempo, ma può anche scoppiare improvvisamente, senza preavviso. Un possibile segnale di allarme di una situazione violenta, imminente o già avvenuta, è una sensazione di disagio. Si tratta di una sorta di campanello d'allarme interiore che si fa sentire quando viene superato un tuo limite o confine. La sensazione di disagio può manifestarsi anche come caos emotivo, paura, confusione, impotenza, tristezza, paralisi (freezing), pensieri di fuga o impulsi di difesa/aggressività. Puoi fidarti di questa sensazione di disagio e cercare di metterti al sicuro. Tuttavia, non è colpa tua se non percepisci questa sensazione e non riesci a impedire la violenza o a metterti al sicuro.

La violenza è sempre una forma di violazione dei tuoi confini. Puoi imparare a stabilire dei limiti, a difendere e proteggere i tuoi confini. Tuttavia, la responsabilità della violenza ricade sempre e solo sulla persona che la esercita.

La violenza si verifica spesso in rapporti di potere squilibrati, ovvero da parte di persone più forti, più grandi o con una posizione sociale più elevata nei confronti di persone più vulnerabili, più giovani o con meno risorse; spesso esiste anche un rapporto di dipendenza. Le figure in una posizione di potere possono includere i genitori, gli insegnanti, gli allenatori, i responsabili, i poliziotti, gli assistenti sociali o le persone attive in politica.

Anche una persona della tua stessa età può avere potere su di te. Ad esempio, se sei emotivamente dipendente da lei. A volte questa dipendenza viene sfruttata. In una situazione del genere è importante prestare attenzione alle tue emozioni contrastanti e parlare con una persona di fiducia di questo tipo di rapporto.

Violenza fisica, violenza psicologica e violenza sessuale 🚦

I tipi di violenza più frequenti possono essere suddivisi in tre forme: violenza fisica, psicologica (psichica, emotiva) e sessuale.

La violenza fisica è un'aggressione diretta al corpo di un'altra persona: percosse (con mani o con oggetti), scuotimenti, schiaffi, spinte, calci, pugni, tirare i capelli, sbattere la testa contro il muro, ustioni (ad esempio con sigarette), morsi, strangolamenti, ecc. Anche il matrimonio forzato può essere considerato violenza fisica, così come, naturalmente, qualsiasi uso di armi. La violenza fisica può verificarsi tra estranei, ma spesso avviene tra amici, partner o in famiglia. La violenza non è mai accettabile, anche se si tratta «solo» di uno schiaffo! 

La violenza psicologica (emotiva) può essere più o meno evidente. Urlare o insultare, ad esempio, sono due forme «rumorose» di violenza emotiva. Tuttavia, la violenza psicologica spesso si manifesta in modo «silenzioso». Anche ignorare, manipolare o controllare qualcuno è una forma di violenza. La violenza psicologica, soprattutto se ripetuta, può avere un impatto negativo permanente sulle persone colpite. Purtroppo la violenza psicologica è molto diffusa, soprattutto nelle famiglie (maggiori informazioni sul comportamento tossico in famiglia), cioè proprio dove dovrebbe esserci uno «spazio sicuro».

La violenza psicologica può manifestarsi nei seguenti modi:

  • Umiliazioni mirate, insulti, denigrazioni, offese, disprezzo, intimidazioni, minacce o ricatti
  • Aggressività verbale, critiche costanti o manipolazione
  • Mancato riconoscimento delle emozioni, dei bisogni e delle opinioni
  • Bullismo o cyberbullismo
  • Emarginazione, privazione dell'affetto e abbandono, ad esempio da parte dei genitori
  • Comportamenti tossici in famiglia o in relazioni sentimentali tossiche
  • Essere testimoni di violenza domestica (ad esempio da parte del padre nei confronti della madre)
  • stalking (persecuzione o molestie ripetute)
  • Discriminazioni basate su nazionalità, genere, religione, colore della pelle, aspetto fisico, abbigliamento, disabilità o origine sociale

Si parla di violenza sessuale quando qualcuno ti costringe o ti spinge a compiere un atto sessuale contro la tua volontà, tramite persuasione, minaccia, manipolazione (ricatto emotivo), uso di alcol, droghe o violenza fisica. Ecco alcuni esempi di violenza sessuale:

  • contatti fisici indesiderati
  • atti sessuali indesiderati 
  • Coercizione, come richiedere foto di nudo
  • Diffusione/pubblicazione di foto/filmati di nudo
  • Esibizionismo o masturbazione in pubblico
  • Umiliazione sessuale
  • Esposizione sessista
  • Stupro
  • Promozione della prostituzione, ecc.

La violenza sessuale avviene spesso tra persone che si conoscono. In oltre la metà dei casi registrati dalla polizia, la vittima e l'autore del reato hanno o hanno avuto una relazione sentimentale, sono parenti, amici, compagni di scuola o colleghi di lavoro.

👉 Scopri di più sulla violenza sessuale e su dove trovare aiuto.

👉 Come puoi aiutare gli amici che subiscono violenza sessuale.

Nella vita quotidiana si parla principalmente di molestie sessuali o violenza sessuale. Gli esperti parlano invece di violenza sessualizzata, perché in questo caso è la violenza ad essere in primo piano e non l'aspetto sessuale.

Riconoscere i segnali di violenza subita negli altri 🚨

Gli esempi dimostrano che riconoscere la violenza non è sempre facile. Ancora più difficile che riconoscere la violenza subita su sé stessi può essere riconoscere la violenza subita dagli altri. Nel caso della violenza fisica, spesso ci sono segni visibili come lividi, escoriazioni, ferite o contusioni. A volte, però, le vittime si vergognano della violenza subita e trovano delle scuse per giustificare le lesioni. Altri segnali che una persona potrebbe subire violenza sono:

  • La persona appare depressa e si isola.
  • La persona evita le domande sul suo stato di salute.
  • La persona appare irritabile e arrabbiata.
  • La persona è sopraffatta, ha attacchi di panico.
  • La persona ha comportamenti autolesionistici (tagli, consumo eccessivo di tabacco e alcol, rapporti sessuali non protetti, ecc.) o esprime pensieri suicidali.

Se vieni a sapere che una persona a te vicina subisce violenza, puoi offrirti di accompagnarla presso un servizio per l'aiuto alle vittime di reato o chiamare insieme il numero 147. Non spetta a te sporgere denuncia: i professionisti del servizio per l'aiuto alle vittime di reato ti guideranno su tutte le azioni successive da intraprendere.

Consigli per affrontare la violenza 💪

Cosa fare quando ti trovi in una situazione di violenza?

  • Ascolta le tue emozioni spiacevoli («campanelli d'allarme interiori»).
  • Chiama la violenza con il suo nome. Identifica chiaramente i comportamenti aggressivi. Dì che non li tolleri e che vuoi che i tuoi limiti vengano rispettati. 
  • Stabilisci dei limiti, dì basta ad alta voce e chiaramente.
  • Evita le situazioni pericolose. Cerca di aggirare il pericolo.
  • Non lasciarti provocare, mettiti al sicuro.
  • In caso di violenza acuta: chiama il numero di emergenza della polizia (117)!
  • Interrompi le relazioni e le amicizie in cui subisci violenza. È più facile a dirsi che a farsi: spesso è molto difficile allontanarsi da una persona cara, anche se si comporta in modo aggressivo. Se non ti senti sicura nell'interrompere queste relazioni e temi per la tua incolumità chiedi aiuto a un adulto fidato o a un professionista.
  • Parla della violenza subita: con i tuoi genitori, fratelli, altri parenti, amici o altre persone di fiducia.
  • Rivolgiti a dei professionisti: ad esempio al mediatore scolastico, al servizio di sostegno pedagogico o al servizio per l'aiuto alle vittime di reato. Puoi anche contattarci: 147 ti fornisce consulenza per telefono, e-mail o WhatsApp.