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25. MAI 2023
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SESSUALITÀ

Violenza sessuale: quello che non ti fa stare bene è proibito

Violenza sessuale: quello che non ti fa stare bene è proibito
La sessualità comprende ciò che a te e al tuo ragazzo/alla tua ragazza piace fare insieme. Si parla invece di violenza sessuale quando qualcuno compie atti sessuali che l’altra persona non desidera o che non riesce a fermare. La violenza sessuale è vietata, anche se è commessa da una persona a cui vuoi molto bene.

Gli atti sessuali contro la volontà di una persona sono considerati violenza sessuale, aggressione sessuale o abusi sessuali.

Quando si superano i limiti del piacevole

Non tutte le allusioni e i giochi sessuali o erotici vanno considerati violenza sessuale. Ma una cosa è chiara: non bisogna superare il limite in cui la situazione diventa sgradevole per uno dei partner. In tal caso, bisogna poter dire chiaramente quali sono i propri limiti e riuscire a sentirsi di nuovo a proprio agio. Ma ciò è possibile solo quando i partner sono su un piano di parità. Spesso negli abusi sessuali non è così.

Violenze spesso commesse da persone conosciute

Spesso la violenza sessuale è perpetrata da persone che conosci, per esempio da ragazzi/ragazze della tua età, da amici/amiche, dai genitori, da familiari, da monitori/monitrici di sport e di attività del tempo libero, da insegnanti, animatori/animatrici o da persone di riferimento in ambito religioso.

La violenza sessuale ha diverse facce. A volte si insinua in maniera subdola. Non solo i comportamenti, ma anche determinate parole possono rientrare tra gli abusi sessuali. Ecco alcuni esempi:

  • una persona ti mostra i suoi organi genitali o immagini pornografiche, o compie atti sessuali che non ti piacciono;

  • qualcuno non prende sul serio il tuo disagio durante un atto sessuale e vuole convincerti a compierlo, affermando che tutti lo fanno oppure continuando a compierlo contro la tua volontà;

  • qualcuno abusa della tua debolezza, dipendenza o vulnerabilità, per esempio perché sei giovane, senza reddito o senza permesso di soggiorno, oppure non riesci a esprimerti chiaramente perché sei in stato confusionale, hai bevuto troppo o sei sotto gli effetti di una sostanza;

  • qualcuno ti definisce una "puttana" o un "figlio di puttana" perché sessualmente ti comporti come pensi che sia giusto fare;

  • hai subito una mutilazione genitale;

  • qualcuno cerca di vietarti una relazione d’amore o sessuale oppure vuole costringerti a sposarti contro la tua volontà.

Questi esempi ti possono aiutare a valutare se hai subito – o commesso – una violenza sessuale. In entrambi i casi, fatti aiutare.

«È importante capire e dire se qualcosa non ti va, perché costringerti a farlo è vietato.»

Prendi sul serio ciò che provi e fatti aiutare

Può succedere che le persone a cui racconti della violenza subita non ti prendano sul serio e non ti credano, oppure che ti dicano che quello che ti è successo è normale. Magari anche tu credi che non sia così grave. Minimizzare gli abusi non fa che giustificare le persone che li commettono.

Se hai subito simili abusi è importante che tu ti rivolga alla polizia o a un consultorio specializzato, come il Servizio per l'aiuto alle vittime di reato. Nel nostro Elenco dei servizi di consulenza trovi gli indirizzi di questi servizi.

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