Autolesionismo: vorresti smettere, ma non riesci?

Si parla di comportamento autolesionista quando ci si fa intenzionalmente male. Sul momento le ferite autoinflitte hanno, per lo più, l’effetto di far percepire nuovamente il proprio corpo, di allentare una tensione interna, di dare sollievo. Nel tempo, però, le emozioni che hanno provocato il comportamento autolesionista persistono, il che ha conseguenze negative, come per esempio le cicatrici permanenti. Nella maggior parte dei casi l’impulso a ferirsi si ripresenta a scadenze regolari. Qui trovi alcune informazioni su cosa puoi fare se vuoi smettere di procurarti ferite.

L’autolesionismo dà dipendenza

Poiché sul momento provocano sensazioni positive, le ferite autoinflitte possono creare dipendenza. L’impulso a ferirti torna di continuo e tu riesci sempre meno a resistere. Perdi progressivamente il controllo sulla frequenza di questi episodi. Per questo motivo è importante chiedere aiuto a uno o a una psicoterapeuta. Non aspettare troppo!

Parlane con qualcuno

Se non riesci a smettere, chiedi aiuto a uno o a una psicoterapeuta. Prima lo fai, meglio è.

Il primo passo da compiere è non restare per conto tuo con le tue emozioni e i tuoi problemi. Confidati con un adulto, un insegnante o un parente con il quale vai d’accordo. Puoi anche rivolgerti a Consulenza + aiuto 147.

Fatti aiutare da uno psicoterapeuta

Se ti ferisci, indipendentemente da come lo fai, è importante chiedere aiuto a uno psicoterapeuta. Puoi anche rivolgerti al servizio medico-psicologico (SMP). Non devi avere paura di una consulenza o di una psicoterapia: servono a conoscere meglio se stessi e a scoprire come gestire le proprie emozioni senza doversi autoinfliggere delle ferite.

Osservati attentamente

In ogni caso può essere utile cominciare a osservare attentamente cosa succede dentro di te e ciò che provi un attimo prima di sentire l’impulso a ferirti. Se possibile, prendi nota di ciò che ti spinge a compiere questo gesto. Scrivi anche ciò che ti può aver aiutato, in un’occasione, a resistere a questo impulso. Questo ti servirà a capire meglio il tuo comportamento e sarà il primo passo verso il cambiamento.

Scopri perché ti ferisci

Per riuscire ad abbandonare questo comportamento autolesionista è importante scoprire perché lo fai. Prova a farti le seguenti domande: «Perché mi ferisco? Che scopo raggiungo? Cosa ottengo? Cosa mi dà?». Tutto ciò può servire a eliminare sensazioni negative forti o a ridurre una forte tensione interiore. Tra i motivi possibili rientrano l’autopunizione, l’espiazione o la sensazione di sentirsi protetti, ma anche altre motivazioni strettamente personali. Esserne consapevole ti aiuta a trovare altre vie di uscita (per saperne di più Alternative all’autolesionismo).

Porta pazienza

È ovvio che non puoi smettere di ferirti da un giorno all’altro. Inoltre devi mettere in conto le ricadute. Non mollare, sii paziente e racconta le tue difficoltà alla terapeuta o al tuo consulente, in modo che possano aiutarti.